sabato 22 settembre 2007

Tra Conservazione e Valorizzazione.

Tra Conservazione e Valorizzazione.

Il Piano di Gestione del Centro Storico di Firenze.


Nel dicembre del 1982 il Centro Storico di Firenze entrava, è a buon diritto, nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. A venticinque anni di distanza si può dire che solo di recente si è finalmente preso consapevolezza della fondamentale importanza della presenza della nostra città nella World Heritage List. La coscienza che tale privilegio è anche fonte di doveri nei confronti dell'intera umanità ha trovato una risposta concreta da parte della stato italiano (che detiene il numero più alto di siti UNESCO, ben 41) approvando nel febbraio del 2006 una apposita legge per i siti UNESCO italiani che “sono, per la loro unicità, punte di eccellenza del patrimonio culturale, paesaggistico e naturale italiano e della sua rappresentazione a livello internazionale”. Soltanto pochi giorni dopo l'emanazione della legge, il Comune di Firenze deliberava il Piano di Gestione del Centro Storico di Firenze, reso obbligatorio dalla normativa. Il lavoro di due anni dell'Ufficio Centro Storico – Patrimonio Mondiale UNESCO del municipio fiorentino non può essere certamente riassunto in queste brevi note; come è impossibile dare conto di tutte le parti del Piano di Gestione, ma un breve compendio ne può tratteggiare lo spirito e soprattutto gli obbiettivi e le strategie.

Scopo principale del Piano di Gestione è garantire l’identificazione, la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del bene culturale e naturale eccezionale iscritto nella lista UNESCO. Se per ogni sito è impervio riuscire in questo obiettivo tanto più complesso ne è il raggiungimento per un Centro Storico. Molteplici variabili, da scelte strategiche a procedimenti amministrativi complessi e spesso contraddittori, sono segno inequivocabile di una profonda lacuna da colmare prima di arrivare al governo del Centro Storico che dovrebbe avere come valore fondante la salvaguardia del bene culturale, nella consapevolezza di esserne i custodi per le discendenze future. Posto che a fondamento del Piano vi è il riconoscimento del valore universale che rende il sito unico o eccezionale con i suoi valori estetici, naturalistici e storici, bisogna che il valore sia tutelato in maniera dinamica, nel rispetto dei criteri che hanno portato all'iscrizione nella lista, considerando la cultura materiale, le tradizioni, i saperi accumulati, lo spirito creativo e le abilità tramandate di generazione in generazione. Il Piano costituisce anche una "dichiarazione di principi". Con il piano le autorità responsabili della gestione s'impegnano nei confronti della comunità locale, dell'UNESCO e dell'intera umanità, a tutelare attivamente il sito e a garantirne la conservazione e la valorizzazione. Il Piano è un insieme flessibile di regole operative, di procedure e d' idee progettuali che coinvolgono una pluralità di soggetti e sono in grado di evolvere recependo aggiornamenti e modifiche con il mutare delle circostanze e seguendo l'evoluzione dell'ambiente al quale si rivolge.
Nella complessità delle dinamiche che investono siti dove il fattore umano è centrale, sia esso cittadino (soggetto principe) o visitatore, i concetti di qualità della vita e sviluppo sostenibile sono valori imprescindibili per una corretta gestione del Centro Storico. Il dialogo tra i portatori di interesse del sito è il principio strategico alla base delle azioni del Piano. Uno stile che è improntato al mutuo scambio e che non vede protagonismi o indebite ingerenze nei compiti istituzionali dei vari soggetti coinvolti è l'atteggiamento vincente per il raggiungimento dell'obiettivo primario sopraindicato. Il cammino verso la piena condivisione di tale obiettivo è irto di difficoltà, ma la creazione sia del Gruppo Interdirezionale all'interno dell'amministrazione comunale con il coinvolgimento dello staff del Piano Strategico Firenze 2010, sia del Tavolo con le Soprintendenze dove il confronto, spesso serrato, su idee e visioni gestionali differenti è fondamentale per l'individuazione e lo sviluppo dei progetti già adottati dal Piano e per le future scelte gestionali e strategiche di alcuni dei progetti già adottati dal Piano. Il Piano di Gestione trova concreta applicazione attraverso una serie di Piani di Azione che individuano gli obiettivi e le strategie operative da mettere in atto per sostenere l'integrità e lo sviluppo del sito.

Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio.

Obiettivo centrale è la gestione condivisa del patrimonio culturale; all'attualità siamo ben lontani dal raggiungimento di tale meta. Solo attraverso un coordinamento efficace degli interventi e delle risorse disponibili si potrà sostenere una reale politica di tutela e conservazione del sito. L'individuazione di beni culturali da restaurare o manutenere dove indirizzare le risorse economiche dei vari attori potrebbe costituire, anche nell'immediato futuro, una buona pratica che rafforzerebbe la capacità di attrarre risorse economiche esterne, grazie a un'immagine compatta e autorevole, e che eviterebbe la dispersione delle forze sia culturali sia economiche. La frammentarietà delle competenze, le complessità burocratiche potranno essere superate solo attraverso una azione incessante di confronto che porti a interventi coordinati sull'arredo urbano e sull'uso dello spazio della città storica che non ne svilisca i valori estetici. In questo senso l'elaborazione di linee guida condivise tra enti e categorie economiche sull' arredo, sulle procedure tecniche di recupero dei lastrici stradali tradizionali, sull'illuminazione pubblica e di servizio, sull'uso della pubblicità e della comunicazione culturale, sull'occupazione del suolo pubblico, sarà alla base di specifici progetti che il Gruppo interdirezionale e il Tavolo con le Soprintendenze saranno chiamati a sviluppare con l'ausilio di esperti. La riduzione costante di finanziamenti pubblici per la conservazione del patrimonio culturale rende necessario perseguire con determinazione la creazione di un fondo per il Centro Storico dove gli enti, le categorie economiche e privati partecipino attivamente con donazioni al restauro e alla manutenzione dei monumenti e dell'arredo urbano.
Ricerca e conoscenza del patrimonio culturale

La comprensione del sito, la diffusione dei valori culturali alla base del riconoscimento Unesco attraverso una promozione differenziata in base alle capacità e alle esigenze dei destinatari, siano essi residenti o immigrati, costituisce una delle piattaforme strategiche del Piano. Solo attraverso la ricerca e l'ampliamento delle conoscenze si potranno tutelare efficacemente la straordinarietà e l'unicità del sito. La capacità di investire risorse economiche e umane in questo settore, in collaborazione con l'università e altri istituti di ricerca, sarà la riprova di una seria e efficace volontà di tutela dei valori fondanti del sito. L'utilizzo di nuove tecnologie, l'apertura al mondo della scuola e del volontariato culturale sono principi già recepiti nei progetti avviati e che dovranno essere alla base dei piani futuri.

Ambiente e mobilità urbana

A fondamento di questa azione strategica stanno i concetti di sviluppo sostenibile e qualità della vita. Una città dove la mobilità, anche se controllata attraverso una ZTL tra le più estese, costituisce un pericolo per la conservazione dei monumenti e per la salute dei residenti è percepita come un ambiente urbano dove la qualità della vita non raggiunge condizioni ottimali. La stessa raccolta dei rifiuti è questione centrale che crea non pochi problemi a diversi livelli, soprattutto quello estetico per la presenza in una parte rilevante del sito dei cassonetti di per sé incongrui con l'assetto storico urbanistico. La complessità del tema chiede che si individuino, attraverso una reale sinergia tra diversi enti e istituti, soluzioni progettuali e gestionali efficaci. L'equilibrio tra la residenza, le funzioni economiche e la conservazione del sito chiede un impegno costante e attento. Solo attraverso la presa di coscienza, da parte di tutte le categorie sociali e economiche, che la tutela del Centro Storico è valore imprescindibile si potranno mettere in atto politiche sociali e economiche sostenibili. Si dovranno avviare percorsi di partecipazione attiva che consentano di ampliare e diffondere la consapevolezza dell'unicità e dell'eccezionalità del Centro Storico di Firenze presso la cittadinanza e gli operatori economici.

Turismo sostenibile

Il mito della Firenze rinascimentale con l'incredibile densità di monumenti e capolavori d'arte è alla base della fortuna turistica della città. Ma un turismo di massa è realmente un obiettivo qualificante per un bene eccezionale, o piuttosto ne mina il valore e l'integrità? L'individuazione di un complesso e difficile equilibrio tra un'idea di turismo massificato e un concetto più consapevole di fruizione turistica è l'obiettivo primario del Piano. Un visitatore responsabile, fornito dei necessari strumenti di supporto che gli permettano di apprezzare la città come un vero e proprio museo diffuso, sarà stimolato a frequentare i monumenti e i musei minori e si mostrerà in grado di percepire il valore culturale di una rete di commercio e di ristorazione che vede nella qualità e nella tradizione, possibilmente rinnovata, uno dei punti di forza principali. L'organizzazione di grandi eventi, l'attenzione alla tutela e alla promozione dei negozi storici e alla qualità delle attività di ristorazione e commerciali sono scelte strategiche da percorrere per fare di Firenze un luogo dove sia piacevole tornare e risiedere per lunghi periodi.

I singoli progetti già attivati, nei rispettivi piani di azione, sono evidenziati all'interno del Piano di Gestione che può essere consultato nel sito internet della rete civica del Comune di Firenze.

Il monitoraggi iniziato già alla fine del 2006 è parte integrante del processo di feedback che ci consente di valutare l'efficacia del piano di gestione, nel contempo l'individuazione di nuovi progetti da inserire nei piani di azione è fondamentale per mantenere una continua tensione tra il già fatto e il da farsi all'interno di quei principi individuati nei piani di azione e che nel complesso equilibrio tra conservazione e valorizzazione trovano la loro principale ragion d'essere.



Bibliografia essenziale di riferimento

Piano di gestione 2006 - 2008 : il Centro Storico di Firenze Patrimonio Mondiale UNESCO, a cura dell'Ufficio Centro Storico - Patrimonio Mondiale UNESCO dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, coordinatore del progetto Carlo Francini, testi di Carlo Francini, Laura Carsillo, Caterina Rizzetto, Firenze 2006.

L. Carsillo, Governare il Centro Storico. Il Piano Unesco alla prova, in <<Siti>>, II, 2, 2006, pp.68-70.

Sitografia essenziale

Ufficio Centro Storico e Piano di Gestione

http://www.comune.firenze.it/unesco/index.html

World Heritage UNESCO

http://whc.unesco.org/

Associazione Città Italiane UNESCO
http://www.sitiunesco.it/

Pubblicato in "Amici dei Musei", XXXIII, 110-111, 2007, pp. 31-37.