domenica 11 dicembre 2011

I tetti di Firenze secondo Giorgio La Pira

I tetti di Firenze

 
Quale è il mistero dei tetti di Firenze? ... 
Provatevi a guardarli, meditando, da Piazzale Michelangelo e da S. Miniato: è vero o non che essi formano, attorno al duplice centro della Cupola di S. Maria del Fiore e della Torre di Palazzo Vecchio, un «tutto» armoniosamente unito, quasi un sistema di proporzioni geometriche ed architettoniche che esprimono, come il «sistema stellare», ordine, bellezza, preghiera, riposo e pace? 

Tutti coloro che si fermano a contemplare, anche per un attimo, questo spettacolo di ordine e di bellezza, non possono sottrarsi a questa impressione «incantatrice»: sono come «fermati» da questo autentico «mistero architettonico» -grandioso e piccolo insieme- che appare al loro sguardo ed attraverso il quale, in certo senso, si specchia e traspare la città del Cielo.
...Ecco il perché profondo, misterioso, dell'incantamento che, guardata dal Piazzale Michelangelo e da S. Miniato, Firenze inevitabilmente produce: c'è una bellezza che attrae, che «ferma»: c'è una «unità architettonica» dalla quale traluce la bellezza architettonica «dell'architetto divino».
..Il «mistero dei tetti» di Firenze è tutto qui: essi sono, con la Cupola, quasi un «sacramento» che si fa specchio e diffusore della bellezza, della purità e della pace celeste!

domenica 30 ottobre 2011

Leggendo Bruno Forte sul Sole 24ore di oggi

...Perché nello stesso modo in cui, grazie alle parole contenute nel libro tutti otterranno la salvezza, cosi’, grazie all’influsso che esercitano queste immagini con i loro colori, tutti, sapienti e ignoranti, riceveranno senza indugio un utile profitto.
Ciò che ci viene comunicato con le parole, l’immagine ce lo annuncia e ce lo consegna mediante i colori...

Quarto Concilio di Costantinopoli.Dal 5 ottobre 869 al 28 febbraio 870.Sessione X, 28 febbr. 870

venerdì 21 ottobre 2011

Carlo Francini (@CarloFrancini) ha condiviso un Tweet con te: "CarloFrancini: Preparatevi vi aspetta un Martedì in Arte! Martedì 25 novembre in Italia i principali musei statali sono aperti... http://t.co/yW8be9i5" --http://twitter.com/CarloFrancini/status/127399020770504705

giovedì 29 settembre 2011

Carlo Francini (@CarloFrancini) ha condiviso un Tweet con te: "big_ben_clock: BONG BONG BONG BONG BONG BONG BONG" --http://twitter.com/big_ben_clock/status/119471513089998849

sabato 24 settembre 2011

Nota in trasferta...maremmana

Riva del Sole, fantastico bar sul mare oramai frequentato da anni...possibile che con il ben di dio offerto da questa terra unica che è la maremma l'offerta enogastronomica sia così deprimente?

Fine estate in maremma...


sabato 18 giugno 2011

Legible London

In attesa del 24 giugno un progetto interessante per aiutare e incentivare l'uso dei "piedi"...da scaricare la full guidance!

lunedì 9 maggio 2011

Parlare di Firenze – presentazione il 11/05 | Assessorato alla Cultura

Parlare di Firenze – presentazione il 11/05 | Assessorato alla Cultura

L’11 maggio, alle ore 18.00, le Murate ospiteranno la presentazione del volume “Parlare di Firenze” una preziosa edizione bilingue italofrancese della conferenza di Piero Calamandrei, con illustrazioni dello stesso autore e del pittore e disegnatore svizzero Palézieux. Si tratta di una coedizione della rivista francese Conférence e della Biblioteca Comunale Archivio Storico “Piero Calamandrei” di Montepulciano. La conferenza, tenuta da Calamandrei in alcune città svizzere nel 1955, testimonia l’amore del giurista e costituzionalista per la sua città natale e l’attività di ambasciatore culturale che svolse nel dopoguerra, in Svizzera e a Londra, su tematiche di letteratura, arte, recupero e conservazione dei beni culturali. A presentare il volume, tra gli altri, l’editore e traduttore francese Christophe Carraud e Silvia Calamandrei, Presidente della Biblioteca Archivio di Montepulciano.

sabato 9 aprile 2011

Il "Doodle" per la XIII Settimana per la Cultura

Il Duomo di Firenze è stato scelto da Google come Doodle per ricordare a tutti la XIII Settimana per la Cultura che quest'anno è dal 9 al 17 aprile.

domenica 6 febbraio 2011

La mostra delle Armi Antiche in Palazzo Vecchio del 1938 nel Cinegiornale Luce

Dall'Archivio Storico Luce il Cinegiornale del 28 settembre 1939 per la Mostra delle armi antiche in Palazzo Vecchio.


Un disegno di Alfredo Lensi per l'allestimento della sala dedicata a Napoleone

 Di seguito il mio testo tratto da Palazzo Vecchio Officina di opere e di ingegni, a cura di Carlo Francini, Milano 2007, p.310
La Mostra delle Armi Antiche
Sulla scia delle grandi mostre già allestite in Palazzo Vecchio fu organizzata, all’interno delle iniziative per la visita di Hitler a Firenze del 1938, la Mostra delle Armi Antiche. L’incarico per la preparazione della mostra fu affidato ad Alfredo Lensi, ora iscritto all’ordine degli architetti, che univa, oltre all’esperienza diretta degli allestimenti precedenti, la competenza specifica sulle armi come direttore e primo ordinatore del Museo Stibbert; infatti gran parte delle armi esposte provenivano dalla collezione di Frederick Stibbert.
Al di là di semplicistiche considerazioni, in un periodo che ancora vedeva prevalere i tatticismi diplomatici, la visita di Hitler in una Firenze parata a festa, con sinistri allestimenti ispirati alle famigerate ‘liturgie’ naziste, sembra presagire un punto di non ritorno nella scelta militare, alla quale la Mostra delle Armi Antiche forniva una radice storica “questa mostra guerriera che documenta la nostra millenaria storia militare, di cui oggi, come non mai, il popolo italiano sotto il segno dell’aquila imperiale può veramente sentirsi degno”.
Il percorso della mostra prendeva inizio dal Quartiere del Mezzanino si sviluppava verso le Sale dei Priori, il Quartiere di Eleonora, il Quartiere degli Elementi e terminava nel Salone dei Cinquecento. Il Lensi, coadiuvato dai figli Giulio Cesare, ingegnere, e Giorgio, architetto, realizzò un allestimento suggestivo, mantenendo un tono razionale ma con inserimenti di grande gusto decorativo, come nella Sala d’Ercole “completamente trasformata, che accoglie sotto un baldacchino rosso il 'Gran Costume d’Italia' di Napoleone I. Armi corazze e spade che furono dei vincitori Austerlitz circondano la memoria imperiale”, o nella Sala dei Gigli dove a “ ridosso di un grandioso sfondo di stoffa purpurea che copre la parte fiordalisata, cavalca sopra un basamento nero la figura di un ‘Condottiere’ in armatura bianca”. La composizione, creata nello stile dello Stibbert, era un evidente concessione alla retorica fascista, sul piedistallo campeggiava la scritta ‘condottiere italiano’.
Ma è nel Salone dei Cinquecento, dove la decorazione con le scene di battaglia costituiva una cornice unica, che il Lensi riproponeva in tutta la sua suggestione la celebre ‘Cavalcata’, punto di forza del suo allestimento allo Stibbert.
Alfredo Lensi nel catalogo offriva, oltre ad un ampia e competente disamina sulle armi esposte e sugli ambienti, l’ultima testimonianza del suo legame con Palazzo Vecchio nel suo stile leggero e piacevole. Ancora una volta si era scontrato con la duplice realtà di Palazzo Vecchio. La Camera dell’Arme, sede naturale per l’esposizione, che il Lensi aveva recuperato nel 1907, anche a costo di aspre polemiche nei suoi confronti, era, nel 1938, sede di uffici “Per respirare l’aria del passato, bisognerebbe affacciarsi alla 'Camera dell’Arme', rude e grandiosa…Ma oggi la Camera dell’Arme è piena di gente impazientita e di pacifici scritturali che ammatassano chiacchere e carte schiccherate. É meglio tirar di lungo”.
Nelle altalenanti vicende di spazi recuperati e poi nuovamente ceduti a usi amministrativi spiccano in negativo il Quartiere di Cosimo, parte integrante del percorso della mostra del ritratto italiano, oggi sede di uffici e in positivo il recupero del Mezzanino alle funzioni museali e didattiche e, per buona pace del Lensi, della Sala d'Arme che oggi è una delle più ambite sedi espositive della città.
 
Le citazioni sono tratte dal catalogo della mostra
Mostra delle Armi Antiche in Palazzo Vecchio, catalogo della mostra, Firenze 1938.

in Palazzo Vecchio Officina di opere e di ingegni, a cura di Carlo Francini, Milano 2007, p.310

venerdì 14 gennaio 2011

Presentato il protocollo d'intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Firenze

Presentato il protocollo d'intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Firenze

Mi preme sottolineare come nelle premesse è evidenziata l'importanza dell'appartenenza alla World Heritage List dell'UNESCO.
...la città di Firenze riveste un ruolo di rilievo assoluto nell’offerta culturale a livello nazionale e internazionale; tale patrimonio, oltre alla straordinaria quantità e densità di capolavori dell’arte, dell’archeologia e dell’architettura, trova un elemento essenziale nel tessuto urbano del Centro storico, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che offre un eccezionale contesto oltre ad una irripetibile testimonianza,nella propria continuità spaziale e temporale, della storia e della cultura dell’ultimo millennio;...